Milo

Camminavo per le stradine di Milos aspettando i panni che si asciugavano al wash and dry, quando d’improvviso ho sentito un miagolio disperato provenire da dei rimorchi di camion parcheggiati in una stradina vicino al porto da chissà quanto. Così, presa dallo sgomento, ho realizzato che un gatto era rimasto intrappolato là dentro. Con fatica riesco ad aprire un piccolo spiraglio e all’improvviso spunta lui, tutto sporco e spaventato.

Finalmente riesce a liberarsi, e inizia a seguirmi fino alla barca ormeggiata al porto. E così dopo le prime cure e un pò di croccantini i nostri cuori erano conquistati. Milo ci aveva scelti, e noi decidemmo che sarebbe stato l’ultimo e più giovane membro dell’equipaggio. Con coraggio e tenerezza ha affrontato con noi traversate (con qualche piccolo episodio di mal di mare..), venti forti, serate tranquille in rada e qualche piccola avventura sulla terraferma. Ha arricchito con la sua presenza piena di gioia e curiosità l’atmosfera del nostro viaggio.

Ad ogni porto, quando finalmente la passerella veniva buttata giù, partiva alla scoperta, facendo amicizia con le persone del luogo, che curiose e allegre osservavano il rapporto stretto che si era creato tra noi. Passeggiavamo insieme, esploravamo gli scogli dei porti sempre diversi e ci inerpicavamo nelle stradine strette dei deliziosi paesini isolani. 

Milo è rimasto a bordo fino alla fine del nostro viaggio, ora vive con noi a Firenze, continuando ad avere quello spirito libero e avventuriero che lo porta a passeggiare sopra i tetti fiorentini in pace e libertà.